Covid-22: la variante che potrebbe di nuovo mandare in fumo tutto, anche i vaccini

Si sta spargendo la notizia di una nuova variante Covid, che prende il nome di Covid-22. Cosa dobbiamo aspettarci? I vaccini funzioneranno?

Ciò che stiamo imparando già da un anno a questa parte é che con il Covid non si potrà mai stare tranquilli del tutto. Ancora una volta infatti, ne abbiamo avuto la conferma, perché dopo la variante Delta, sembra ne stia arrivando un’altra ancora peggiore.

Si tratta del Covid-22, una variante che a quanto pare potrebbe vanificare tutti i sacrifici compiuti finora: la quarantena, le attività chiuse o limitate e anche i vaccini. Ma cerchiamo di capire un po’ meglio cosa ci aspetta.

Covid-22
(Foto Getty Images)

Chi é stato ad avvisare tutti sulla nuova variante?

Il primo a parlare di questo Covid-22 sembra essere stato il dottor Sai Reddy, immunologo e professore a Zurigo, in Svizzera. Reddy ha ritenuto opportuno lanciare questo nuovo allarme, affinché tutti si preparino a questa nuova variante che sembra essere più pericolosa delle precedenti e che quindi costituirebbe un grande rischio.

Dunque ancora non é stata riscontrata in nessun caso di positività, pertanto é per questo che l’immunologo sostiene di tenere gli occhi aperti per individuarla il prima possibile e agire nell’immediatezza. Questo per quanto riguarda sia le misure di sicurezza che i vaccini.

Come prenderà vita il Covid-22?

Ciò che ha detto Sai Reddy é che secondo il suo parere é inevitabile che le varianti già esistenti, dunque la Delta (Indiana), la Beta (Sud Africana) e la Gamma (Brasiliana), si fondano in una sola e diventino ancora più minacciose.

Ciò accade, e parliamo di tutte le varianti individuate fino a oggi, perché il virus in qualche modo deve superare tutte le barriere che l’uomo gli pone davanti, in particolare il vaccino. Il virus dunque si evolve, cambia, si trasforma proprio per arrivare all’uomo.

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Le parole di un altro immunologo

Ad esprimersi sulla questione é stato anche il dottor Chris Smith, un virologo dell’Università di Cambridge. Anche lui suggerisce di aumentare le misure di prevenzione, in quanto ci stiamo avvicinando all’inverno e in questo periodo siamo tutti più a rischio.

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Caterina Astorino

 

 

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