Instagram: finalmente annunciato l’aggiornamento che tutti stavano aspettando…

Instagram ha finalmente e ufficialmente annunciato una nuova funzione, molto più inclusive e moderna. Cos’è e come funziona?

Avete mai letto nella bio di una persona su Instagram uno she/her,  he/him, o magari they/them? Magari la prima volta che si legge questa cosa può destare confusione e potremmo chiederci “ma che significa?”.

È bene però che la questione dei pronomi sia ben chiara a tutti, anche a chi si occupa di aggiornare i social network, che devono progredire, dare il buon esempio ed essere un mezzo per essere tutti più informati e consapevoli.

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Pronomi
(Foto Pinterest)

Instagram ha introdotto i “pronomi” tra le informazioni fornite nella bio.

Prima nella nostra bio compariva solo il nostro nome, poi magari qualche frase o informazione scritta da noi. Adesso accanto al nostro nome apparirà anche il nostro “pronome”. Pronome tra virgolette  perché non è il pronome che abbiamo studiato alle elementari.

Ha un  significato meno grammaticale ma sicuramente molto più profondo, e per alcune persone è molto importante. I pronomi si usano in inglese, sono i normali “lei”, “lui” e “loro” che abbiamo sempre usato.

Tuttavia non si riferiscono al sesso biologico di una persona, ma a quello con cui si identifica. Dunque un uomo cis, ovvero il cui sesso è sempre stato maschile, può preferire che ci si rivolga a lui utilizzando il pronome femminile.

L’uomo cis è solo un esempio, il discorso può valere con qualsiasi persona. C’è anche chi preferisce identificarsi con il they/them, non specificatamente uomo o donna. Di solito è usato dai gender fluid o dai non binari.

Utilizzare nel modo più corretto possibile i pronomi è una questione di rispetto. Grazie a questa nuova opzione di Instagram potremo evitare di incorrere in situazioni imbarazzanti e irrispettosi. Soprattutto oggi che conosciamo persone su internet ogni giorno.

Non ci sarà più bisogno di dover spiegare alle persone come preferiamo che ci si rivolga a noi, né dovremmo imbatterci nell’inconveniente spiacevole di rivolgerci a qualcuno con un pronome con il quale quest’ultimo non si identifica.

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Un post condiviso da Jeffrey Marsh (@thejeffreymarsh)

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