Durante un concerto, Damiano David, frontman dei Måneskin bacia Thomas Raggi, il chitarrista. Il video viene pubblicato sui social
Sono stati proprio i Måneskin a diffondere il video del bacio passionale sui loro profili social ufficiali. Il bacio doveva essere un simbolo di lotta per i diritti a favore della comunità LGBTQIA+.
La band si stava esibendo in Polonia, cantando I wanna be your slave, quando alla fine della performance Damiano si avvicina a Thomas e lo bacia in modo passionale. Il bacio è stato seguito poi da un breve discorso.
Damiano David bacia Thomas Raggi, un messaggio a favore dell’LGBTQIA+ community
Proprio nel Pride Month, che ormai giunge quasi al termine, si parla molto di diritti, di DDL Zan, della lotta alla diversità… Nonostante molti politici si stiano schierando su questo fronte, anche gli artisti cercano di sensibilizzare.
Certo, si schiera anche chi non dovrebbe: la Chiesa negli ultimi giorni ha fatto una cosa che fa più ridere che piangere. Per fortuna, artisti come i Måneskin o Fedez si schierano a favore di coloro che sono sempre stati considerati come diversi.
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Proprio durante una performance, Damiano, che ha chiarito di essere etero ed ha annunciato il fidanzamento con una donna, Giorgia Soleri, ha baciato Thomas. Il pubblico ha apprezzato molto il gesto, infatti ha cominciato ad applaudire molto forte. Dopo il bacio Damiano ha fatto un discorso
“Ogni persona dovrebbe essere libera di fare questo senza paura, ogni persona dovrebbe essere completamente libera di essere chiunque c**zo voglia, grazie Polonia”
Infatti Damiano era libero di fare ciò che ha fatto, essendo un personaggio pubblico e avendo molte persone che lo hanno sempre supportato. Riceverà odio, come tutte le persone famose, ma l’odio non supererà mai il supporto dei fan. Alcuni, per imitare lui, sono stati picchiati.
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Il messaggio è stato chiaro, nessun discorso chilometrico, solo un gesto di ribellione contro l’odio e l’omofobia che, sebbene venga combattuta ogni giorno, sembra essere ancora insita in moltissime persone. A volte si arriva addirittura al ridicolo.
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