Bufera per Sex Education 3: i cartelloni pubblicitari fanno infuriare tutti

I cartelloni di Sex Education 3 a Milano hanno causato una grandissima bufera: non pochi si sono lamentati delle immagini allusive.

Le pubblicità che ci ritroviamo davanti sono davvero tantissime, solo poche si fanno notare sul serio. Sex Education è una di quelle che ha colto nel segno con la pubblicità. Infatti ha fatto molto parlare di sé. Forse era proprio il loro intento?

Insomma, la pubblicità funziona così, bisogna trovare immagini che colpiscano nel segno e che attirino l’attenzione all’interno del marasma della città, tra migliaia di altri cartelli pensati ad hoc per farsi guardare.

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(Foto Twitter)

I cartelloni pubblicitari di Sex Education 3 fanno infuriare tutti: c’è chi insorge contro il sindaco

Non polemiche da poco quelle nate a causa dei cartelloni pubblicitari che sono stati piazzati in città in occasione del lancio della terza stagione di Sex Education. Le immagini sono molto evocative, l’allusione è chiara anche se non è presente materiale pornografico.

Un’ostrica, un fiore, un mandarino per evocare l’immagine dei genitali femminili, una banana per evocare quelli femminili e infine delle ciliegie per rievocare il seno femminile. Il collegamento è molto chiaro e immediato.

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C’è chi trova geniali queste pubblicità, a dispetto dell’ipersessualizzazione di donne e uomini negli spot di profumi, di intimo e di qualsiasi altra cosa. Invece c’è chi si scaglia contro queste pubblicità, dicendo che l’ipersessualizzazione creata da queste immagini confonde i giovani.

La critica arriva da una consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Barbara Mazzali. “Questa non è la Milano che vogliamo”. Purtroppo però non si può negare che l’educazione sessuale in Italia è abbastanza scarsa, quindi quei cartelli che pongono l’attenzione sulle insicurezze riguardo i genitali, sono più che leciti.

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Sex Education alla fine dei conti pone l’accento su problemi in cui tutti gli adolescenti si possono ritrovare. Forse ha avuto tanto successo perché ha fatto sentire molti ragazzi meno soli, e li ha aiutati con i loro dubbi e con le loro insicurezze.

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